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domenica 25 maggio 2014

Perché resteremo fino al 31 luglio

Negli ultimi giorni il DSU sta cercando di portare avanti l'ennesima imposizione nei confronti degli studenti borsisti. Il fatto che venga data priorità ad un progetto regionale (TUO) piuttosto che ai diritti degli studenti è solo l'esplicazione dei veri interessi del diritto allo studio il quale fin da principio si accollò il Project Financing di Praticelli per tutelare ben altri interessi. La rottura di questo piano di imposizioni sempre crescente, dal dover lasciare l'alloggio a Natale, al doverlo lasciare anticipatamente per i comodi del DSU, a dover pagare l'affitto di 165€ per rimane nell'alloggio, sarà possibile ricomponendo tutte queste resistenze in una dimensione complessiva e collettiva.
A riguardo riportiamo questa lettera aperta che sintetizza le ragioni di una opposizione collettiva alle politiche del DSU, insieme e oltre la specificità dei residenti al Campus.




Lettera aperta di studenti borsisti ed ex borsisti

Siamo studenti e studentesse UNIPI, borsisti ed ex borsisti del DSU. Alcuni di noi sono alloggiati a Praticelli o lo sono stati. Scriviamo questa lettera dopo aver saputo cosa sta succedendo a Praticelli. Come ogni anno alcuni studenti - per loro disgrazia - devono impacchettare tutta la loro roba e lasciare la stanza vuota per il mese di agosto al fine di lasciare libere le loro stanze per i progetti di orientamento che il DSU licenzia ogni anno. Sino a quest'anno tutto ciò capitava solo agli alloggiati nel blocco verde e giallo. Il DSU ha ora deciso che saranno tutti gli studenti a dover lasciare l'alloggio, e non più entro il 31 luglio, ma entro il 24 luglio, per far spazio agli studenti delle scuole superiori aderenti al progetto TUO.


Il bando prevede che gli studenti debbano lasciare libera la propria stanza nel solo mese di agosto, in questo mese, chi vorrà e riuscirà a permetterselo potrà rimanere a titolo oneroso (165€). A Praticelli hanno deciso di non cedere ad un altro abuso del DSU: alla richiesta di lasciare la stanza tutti risponderanno "salve, vi comunico che non potrò lasciare il mio alloggio a Pisa presso il campus i Praticelli prima del giorno 31 luglio". Nient'altro che il diritto legittimo di tutti gli studenti stanchi di accettare ogni iniziativa che il DSU impone, non curante di esigenze e bisogni degli studenti.


Era successa una cosa simile nel periodo delle vacanze natalizie in cui il DSU aveva imposto agli studenti di lasciare la propria stanza dal 23 dicembre al 7 gennaio (poi 3 gennaio). La quota richiesta per la permanenza era altissima e venne poi ridimensionata a 10€ grazie alle proteste nelle residenze fiorentine dove sono riusciti, mobilitandosi, a non pagare neanche la tassa irrisoria, e per questo ancora più irritante, di 10€.
In questi giorni si sta inoltre aprendo un'altra partita col DSU: i vincitori di borsa semestrale hanno perso ogni beneficio a titolo gratuito dal 15 aprile. Ora pagano la mensa e viene richiesto un affitto alla casa dello studente di 165€. Una cifra piuttosto alta, che negli ultimi tre anni è raddoppiata adeguandosi quasi ai prezzi di mercato. Per questo sta crescendo una campagna di autoriduzione: gli studenti pagano il 20% della somma, corrispondente all'uso delle utenze, rifiutandosi di accettare le continue imposizioni del DSU che si configurano come speculazioni e tentativi di guadagno sui nostri bisogni.

L' azienda per il diritto allo studio più che mai assolve ad una funzione di disciplinamento degli studenti. Ci vogliono abituare ad un tenore di costante precarietà e disagio abitativo, nel quale ad ogni parola e decisione dei dirigenti, sia essa legittima o meno, noi dobbiamo obbedire e non smettere mai di ringraziare per ciò che ci viene offerto. Tutto ciò come se fossimo ciechi di fronte alle speculazioni che l'azienda porta avanti (Project Financing di Praticelli; via dell'Occhio), agli stipendi da centinaia di migliaia di euro dei dirigenti (vero Vicini e Beltrami?). La scusante della scarisità di fondi viene usata solo quando si tratta di non fornire dei servizi a noi, che dunque dovremmo aspettare, e adeguarci a tutti i sopprusi e ai tentativi di guadagnare sulla nostra testa.Questo disciplinamento alla continua precarietà ci abitua a quello che ci aspetta dopo la fine dell'università: lavori intermittenti, rinnovati di mese in mese, pagati neanche il minimo necessario per vivere; lavori gratuiti a rimborso spese, tirocini a 3€ l'ora... tutto quello che rappresentano le politiche renziane, in particolare il job act.

Per questo la resistenza degli studenti del campus Praticelli è di tutti. Ora iniziamo noi a chiedere conto al DSU di tante cose:
alloggi che cadono a pezzimense sempre affollate e sempre più scadenticarenza strutturale di posti alloggioprogetti di investimento sempre in estrema periferianessuna certezza sull'apertura delle nuove struttureFossabanda, via Da Buti, Paradisa, via dell' Occhio, Praticelli
Questi solo alcuni dei disagi con cui conviviamo da studenti borsisti... e dovremmo pure ringraziare perchè il Dsu ci dà una casa e un pasto? Se vogliamo che qualcosa cambi fino al 31 luglio restiamo ai nostri posti e andiamo a chieder conto di quanto ci spetta. Tutti insieme.

Buona permanenza!

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